Sei a zero by Fabrizio Bolivar

Sei a zero by Fabrizio Bolivar

autore:Fabrizio Bolivar [Bolivar, Fabrizio]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, General
ISBN: 9788869936449
Google: ZMJlDwAAQBAJ
editore: LIT EDIZIONI
pubblicato: 2018-07-18T22:00:00+00:00


Il Bar Zelletta

Il telefono dell’ufficio squilla di nuovo. Perché non mi lasciano in pace? Ho ancora mille dati da inserire, un po’ di rispetto, un po’ di pazienza, un po’ di clemenza, per favore. Alla fine rispondo, al sesto squillo. Camatti, dico con un mezzo respiro soffocato. Ho bisogno di parlarti, mi fa una voce molto cupa. Barrett? chiedo. Non ci sopportiamo più, la situazione sta degenerando, devo far qualcosa, mi dice lui. Ma perché cazzo mi chiami in ufficio? Perché al cellulare non rispondi. Sì, hai ragione, scusa, ho avuto da fare e poi mi sono scordato di richiamarti. Vediamoci alle sei al bar vicino al tuo ufficio, mi propone. No, per favore no, non da Giuliana, vediamoci dove vuoi ma non lì, ti spiegherò. Ok, allora alle sei e un quarto al Bar Zelletta. Ma esiste ancora? Certo che esiste. Ok, ciao. Ciao. Per un certo periodo, molti anni fa, avevamo frequentato quel bar. Ricordo la prima volta che andammo lì a bere alcuni litri di Negroni. Eravamo noi quattro. Io, Barrett, Guido e il Conte. Dopo qualche giro, già parecchio storditi dall’alcol, avevamo chiamato il barista al tavolo. Lui poco dopo ci aveva raggiunti, con i suoi baffoni e la sua camicia a righe. Dottore ho i denti gialli, cosa posso fare? aveva detto Guido. Metta una cravatta marrone, aveva aggiunto sempre Guido. E poi eravamo scoppiati a ridere come scimmie, stando però attenti a tener d’occhio la reazione del baffone. Lui era rimasto impassibile, serio, con la faccia da branzino. Ci guardava con disprezzo, come si guardano quattro giovani imbecilli. Mi scusi, aveva detto poi Barrett. Ma visto che questo è il Bar Zelletta, con questa battuta credevamo di essere entrati con una certa adeguatezza nello spirito del locale. Sono il proprietario e mi chiamo Gianni Zelletta, secondo voi come dovevo chiamare il locale? La risposta ci aveva lasciati secchi. Magari Bar Gianni, avevo timidamente suggerito io dopo qualche secondo. Sono quarantamila lire, aveva risposto lui. Pagate alla cassa.



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